LO STANDARD

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 IL PIUMAGGIO 

Il Piumaggio composto di PENNE e PIUME deve essere COMPLETO, INTATTO, UNIFORME, COMPATTO, LISCIO, SERICO e BRILLANTE.
Le Penne e le Piume devono ricoprirsi parzialmente l'una con l'altra come TEGOLE ben ORDINATE.
La Coda e le Ali devono essere intatte, UNITE e COMPATTE.

SONO DA CONSIDERARE DIFETTI:

-Piumaggio troppo lungo e abbondante che rende meno compatta la Livrea.
-Piumaggio troppo abbondante ai fianchi, Ciliari troppo folti o sollevati.
-Piumaggio della gola o del petto sollevato (cravatta)
-Piumaggio scomposto su uno o entrambi i fianchi, all'addome o al petto.
-Penne che ricoprono il codione troppo lunghe e ricadenti ai lati dello stesso (paraceo) o Copritrici della coda ai lati della stessa (Penne di Gallo).
-Dorso con piume che tendono a divaricarsi.
-Piumaggio corto, scarso e ruvido.
-Piumaggio incompleto per muta non ultimata.
-Remiganti e Timoniere non uniformi (alcune MUTATE altre NO).
-Remiganti o Timoniere spezzate.
-Remiganti non compatte o non uniformemente in linea (doppia Ala)
-Coda a Ventaglio o a Rondine.
-Mancanza di una o più Remiganti Terziarie (soprattutto nei soggetti ALI BIANCHE), da considerarsi " difetto grave ".

Si considerano Difetti Gravi, anche quelli particolarmente accentuati.

PROPORZIONE E FORMA

Voglio far notare che la dicitura "Taglia" non è più considerata, ma è stata sostituita con una più Armoniosa che è " PROPORZIONE E FORMA ".

CARATTERISTICHE:

-LUNGHEZZA compresa tra i 13 e 14 cm. Dal vertice all'apice delle Timoniere.

-TESTA tonda e larga, BECCO corto, conico e largo alla base. OCCHI brillanti e ben centrati. COLLO ben proporzionato in armonia col tronco.

-DORSO largo e pieno che forma un blocco unico, armonioso con le ALI che si appoggiano simmetricamente sulla base della coda.

-PETTO arrotondato e largo.

-TRONCO non tozzo né esile o sottile che deve armonizzare con il collo e la testa fornendo nell'insieme un'impressione di eleganza e bellezza.

-CODA né troppo lunga né troppo corta (2/3 della lunghezza del tronco), in armonia con la lunghezza del corpo.

-ARTI INFERIORI robusti e solidi, con DITA forti e sicure nella presa del posatoio.

DIFETTI PENALIZZABILI :

-LUNGHEZZA inferiore o superiore allo Standard .

-TESTA appiattita o troppo piccola oppure troppo grande e pesante in proporzione al corpo.

-BECCO sottile, lungo o incrociato, con crescita anomala della mandibola.

-COLLO sottile e lungo o troppo corto e massiccio con testa che dà l'impressione di attaccarsi direttamente sul tronco.

-DORSO curvo o insellato.

-PETTO piatto o tagliente come troppo prominente e massiccio.

-TRONCO troppo massiccio o troppo sottile.

-GAMBE troppo lunghe con tibie sottili e scoperte o troppo corte e nascoste dal piumaggio dell'addome.

PORTAMENTO

CARATTERISTICHE:
Per PORTAMENTO, si intende il modo di atteggiare il corpo e quindi il modo con cui il soggetto si presenta in gabbia e sul posatoio;
in pratica non è altro che la forma del corpo presentata e condizionata dal carattere del Canarino.
Perciò la FORMA e il PORTAMENTO, spesso si COMPLETANO a vicenda, influenzandosi l'una con l'altro.
Un canarino la cui forma lasci a desiderare avrà difficilmente un buon portamento e viceversa.
Un Ottimo portamento si può riassumere in FORZA, FIEREZZA e VIVACITÀ.
In stato di calma il soggetto deve presentare una linea corpo-coda DIRITTA e CONTINUA e assumere, rispetto al Posatoio, un posizione di circa 45 gradi.

I DIFETTI PENALIZZABILI sono di DUE TIPI.

CARATTERIALI :
-Selvatico o Irrequieto.
-Timido e Pauroso.

STRUTTURALI :
-ALI portate troppo basse e rilassate lungo i fianchi.
-ALI incrociate.
-CODA portata troppo bassa con linea corpo-coda concava o convessa.
-ARTI INFERIORI portati senza la normale semiflessione delle caviglie.
-ALI (o così dette spalle), Sporgenti. (difetto evidente soprattutto nelle Femmine Lipocromiche Mosaico).

In veste di Giudice,
a parer mio questo Considerando a volte non è valutato dall'espositore, ma con il piumaggio tantissime volte può determinare la vittoria o meno del soggetto esposto.
A tale scopo l'allevatore può dare un buon contributo, allenando i soggetti alla gabbia RISTRETTA con posatoi ravvicinati, ai RUMORI (Giovanni il falegname porta i suoi Ibridi vicino alla Piallatrice) e agli SPOSTAMENTI, (ogni volta che vado in allevamento da Attilio, mi mette in mano le gabbie con i suoi Campioni.


CONDIZIONE E BENESSERE

Con questa voce sono da considerare le condizioni di SALUTE e PULIZIA.
Un soggetto che, oltre a essere BELLO si presenti anche PULITO ed in BUONA SALUTE , farà certamente un'ottima impressione.
É da chiarire che questa voce non è,
e non deve essere il comodo espediente per riportare il soggetto al valore più consono alle sue reali qualità, soprattutto quando si è ecceduto nei precedenti considerando.

SONO DA PENALIZZARE:

-Cattive condizioni di salute.

-Lesioni o ferite.

-Unghie troppo lunghe.

-Zampe con squame ispessite.

-Presenza di sporcizia sul corpo.

Tuttavia occorre sorvolare sull'eventuale sporcizia ai piedi e all'apice della coda, qualora chiaramente causata dalla gabbia da esposizione che è mancante di griglia, ove il canarino ha posato le zampe sul fondo della stessa per più giorni.


LE CURVE NORMALI DELLA VARIABILITÀ 

Autori: Alex e Mauro Montanaro
(chi vuole può condividere e divulgare l'articolo sui GRUPPI, o sul proprio profilo)

Cos'è una mutazione secondo la definizione della Treccani?
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l'ideatore della teoria delle mutazioni o mutazionismo. Egli riteneva che le mutazioni fossero sempre rappresentate da deviazioni notevoli rispetto alla norma (forme nane e forme giganti, foglie strette e foglie larghe ecc.), così da cadere fuori della curva normale di variabilità. Secondo gli studi successivi sono considerate mutazioni tutte le variazioni ereditarie del genotipo, qualunque sia l'ampiezza delle variazioni che esse determinano nel fenotipo.

Basterebbe l'ultima frase della definizione per capire tanto. Il palcoscenico cinofilo, ad esempio, è caratterizzato da una serie ampissima di morfologie. Chi si cimenta nella tipicità di una determinata morfologia (razza) sa bene che deve agire all'interno della stessa razza, privilegiando al massimo le espressioni degli standard, cercando di restare più confinato possibile all'interno della curva normale delle variabilità. Chi si cimenta nella creazione di una nuova tipologia, invece, segue un progetto per estrinsecare un risultato che deve andare a cadere al di fuori di una curva (o delle rispettive curve) della variabilità di razze già esistenti, così da acquisire degli aspetti fenotipici da essere trasmissibili alla prole.
In realtà basterebbe questo, allorquando un fenotipo, visivamente differente da altri acquisisce e diventa titolare di caratteri identificativi e fattori che si trasmettono alla discendenza, creando una propria curva normale della variabilità.
All'ultimo convegno a Chieti, Gianmaria Bertarini l'ha detto molto chiaramente mentre introduceva il Perla e rispondeva alla classica domanda: ma è una mutazione? Quando i caratteri o le peculiarità, nella fattispecie fenotipiche, vengono trasmessi direttamente ai figli si ha di fronte una consapevolezza: quel carattere è fissato nel genotipo. Se dovessimo parlare noi di mutazioni, diremmo più semplicemente che sono una forma modellabile che interessa direttamente gli organismi vitali, assumono valenza evolutiva, di adattamento, talvolta per una formula di auto protezionismo, o diritto di sopravvivenza.
Le mutazioni, in effetti, sono forme fisiologiche. Possono avvenire in qualsiasi maniera, essendo influenzabili da molteplici fattori. Tanto per capirci, il dimorfismo sessuale tra maschi e femmine della stessa specie, laddove il maschio esprime tinte molto sgargianti e le femmine sono piuttosto spente e monocrome è dovuto ad una mutazione ambientale per proteggere dalla predazione le femmine che, dovendo stare ferme in cova, hanno necessità di una livrea mimetica.
Nel caso della canaricoltura di colore è fintanto comprensibile che ogni tipologia ha una curva normale di variabilità entro la quale le espressioni delle melanine si spostano sia dal punto di vista di posizione, di forma, di intensità, di grandezza. Lo standard dovrebbe descrivere minuziosamente il centro della linea. Sussiste però sempre un limite del range di variabilità, qualora si va oltre subentrano altri effetti che diventano propri di un nuovo fenotipo. La circostanza, trattandosi di una disciplina che si basa sulla bellezza fenotipica, spiegabile attraverso alcune prioritarie formule genetiche, diventa molto semplice. Più semplice di quanto si possa immaginare, poiché come avviene per i cani se voglio ottenere dei Rottweiler con pedigree devo operare all'interno della tipicità, stando più realmente stretto all'interno della curva normale della variabilità. Se voglio creare, tuttavia, una nuova conformazione dovrò seguire un progetto selezionando caratteristiche diverse per immetterle in una nuova razza, creando in tal modo una nuova curva normale della variabilità, riferibile ai nuovi aspetti morfologici e fenotipici. Se si riesce a capire questo, diventerebbe tutto più snello, evitando l'illusionismo scientifico di quella macchina politica del potere a dirimere, da parte di organi che il più delle volte non hanno propriamente le virtù di una specialistica formazione per poter dirimere.
Pertanto, la questione è molto semplice. Se vuoi fare l'agata devi lavorare all'interno della curva normale di variabilità dell'Agata. Se vai oltre la curva non è più dell'Agata e diventa il principio di una nuova attenzione che dovrebbe suscitare stimolo, nuovo entusiasmo, oltretutto sempre rispetto.
La nuova attenzione, qualora debba evocare considerazione, deve dimostrare tre dogmi fondamentali:
1) Non essere confondibile con altro fenotipo già riconosciuto.
2) Le caratteristiche e le espressioni fenotipiche devono trasmettersi alla prole, dando per acquisito la proprietà di una genetica fissata.
3) La nuova curva normale di variabilità non deve intersecarsi o sovrapporsi con altre curve già esistenti.
Paradossalmente, se dovessimo presentare due fenotipi di Neri, non avremmo difficoltà a dimostrare che sono più identificabili rispetto alla fenotipicità intersecabile di un Nero Topazio ed un Nero Eumo che, pur agendo su genotipi diversi, nelle rispettive curve normali delle variabilità diventano intersecabili, sovrapponibili (visivamente parlando), usando (geometricamente parlando) aree che vanno ad intersecarsi e sovrapporsi restituendo una confondibile espressione fenotipica.
Ma, ricordiamoci sempre che dalla definizione della Treccani si estrapola che: secondo gli studi successivi sono considerate mutazioni tutte le variazioni ereditarie del genotipo, qualunque sia l'ampiezza delle variazioni che esse determinano nel fenotipo.
Grazie per l'attenzione.
Alex-Mauro Montanaro

MOTIVI DI SQUALIFICA 

In caso di accertata irregolarità ritenuta DOLOSA, il Giudice deve OBBLIGATORIAMENTE redigere il Verbale di INFRAZIONE e di SQUALIFICA del soggetto,
e congiuntamente al Presidente di Giuria notificarlo al Direttore Mostra.
Il soggetto squalificato sarà RITIRATO dalla gara. Il Verbale di contestazione sarà inviato al CDF per l'assunzione delle eventuali sanzioni Disciplinari (Art.44 Regolamento ODG.)

ELENCO delle INFRAZIONI DOLOSE:

-Esposizione di soggetti adulti, se non previsti dalle Classifiche Ufficiali FOI.

-Esposizione di soggetti con RNA di altro allevatore.

-Anellini manomessi.

-Qualsiasi alterazione manuale atta ad alterare le caratteristiche del Fenotipo del soggetto.

Nel caso di provata FRODE intesa a ingannare il Comitato Organizzatore, o il Giudice, l'espositore dovrà essere ELIMINATO da qualsiasi classifica o premio.
Le infrazioni DOLOSE ed espressamente palesi, rilevate durante il giudizio, dovranno essere Verbalizzate e sottoscritte dal Responsabile di Giuria, dal Giudice interessato e dal Direttore Mostra.
Gli atti relativi dovranno essere inviati alla Segreteria FOI. per l'adozione dei conseguenti PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI ( Art.22 Regolamento G. M.)
Ogni infrazione dolosa rilevata a carico di un Espositore dovrà essere contestata all'interessato tramite apposito Verbale.
Il Verbale deve essere compilato in TRIPLICE copia.
- Una sarà consegnata al Direttore Mostra che ne curerà la notifica all'interessato e il successivo inoltro al CDF.
-Una sarà trasmessa alla Segreteria FOI unitamente agli atti relativi al giudizio.
-Una sarà custodita dal Giudice che l'ha redatto. (Art.54 Regolamento G.M.)

ASTENSIONE DAL GIUDIZIO

Il Giudice COMPILA la scheda indicando il numero di gabbia, la denominazione completa del soggetto e la data, ma si ASTIENE dal Giudizio particolareggiato e nello spazio riservato alle note, SPECIFICA il motivo per cui si è determinato il mancato giudizio.
Il Giudice deve inoltre astenersi dall'iniziare o proseguire il giudizio nei casi previsti dall'Art. 46 del R.G.M., e in applicazione dell'Art. 45 i soggetti dichiarati erroneamente saranno DECLASSATI .

NON può CONCORRERE e quindi non sarà giudicato il soggetto che:
È SPROVVISTO di anello inamovibile, o non RILASCIATO dalla FOI. o altra Federazione COM. Oppure provvisto di DUE anelli anche se di R.N.A. diversi.
ALTRI segni posti sulla gabbia, che possano servire ad individuare l'allevatore.

MOTIVI di ASTENSIONE dal Giudizio:

-Mancanza parziale o totale di un arto, di una o più dita, di una o più unghie.

-Dita non prensili o portate in maniera non corretta ( es. dito posteriore in avanti ecc.) Comunque anomale.

-Cecità parziale o totale.

-Mancanza importante e/o comunque evidente di Timoniere e/o Remiganti.

-Presenza di cisti del piumaggio (Lumps).

-Presenza di tracce Melaniniche su penne e/o piume, su becco, zampe e unghie, in Canarini Lipocromici.

-Presenza di una o più unghie bianche in Canarini di Tipo " Nero o Bruno" e relative Mutazioni.

-Presenza evidente di Depigmentazione Melaninica (penne e piume) in Canarini Melaninici.

-Soggetto sofferente o ammalato.

-Soggetti Atipici o Intermedi (es. Opale/Onice, Topazio/Phaeo).

-Soggetti che manifestano evidenti riflessi azzurrognoli sul piumaggio.

-in ogni altro caso previsto dalla C.T.N
e ratificato dal C.D.F.

ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO

CONSIDERAZIONI GENERALI;

La COMMISSIONE TECNICA NAZIONALE Canarini di Colore, ha istituito una tabella di riferimento con l'intento di UNIFORMARE il più possibile, i punteggi assegnati dai Giudici.
Vedi Tabella relativa.

Lo STAMM è composto di 4 (quattro) soggetti,
i quali nell'ambito della Categoria a concorso devono essere dello STESSO TIPO, CATEGORIA, VARIETÀ, inoltre per quanto riguardano i Canarini MOSAICO, essi devono appartenere allo STESSO Sesso, poiché Dimorfici.

Qualora il Giudice NON riscontrasse quanto sopra, DEVE giudicare comunque tutti i soggetti, ma NON assegnerà il punteggio di ARMONIA.
Questo fa sì che NON siano CONSIDERATI come STAMM, e perciò saranno ESCLUSI dal concorso.

I punti a disposizione del Giudice sono 6 (sei) e devono essere attribuiti ARITMETICAMENTE come da tabella.


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